Principali materiali usati

La scelta dei materiali da utilizzare e della tipologia struttarale è un fattore da discutere con il cliente. La scelta, fatte salve le necessità strutturali,  è sempre dettata di desideri che possono guardare alla sostenibilità, al costo di realizzazione, al costo di esercizio, all’estetica, al gusto architettonico, ai desideri di particolari realizzazioni. Uno dei vantaggi del nostro tipo di costruzioni è la flessibilità del disegno.

I materiali che andiamo a presentare non esauriscono la gamma dei prodotti a disposizione. Ne esistono molte decine che hammo caratteristiche diverse anche in termini di sostenibilità e di costo. Per ogni approfondimento siamo a vostra disposizione.

Per la struttura

Legno lamellare

Il legno lamellare è un materiale strutturale molto solido e resistente.

Si ottiene incollando delle tavole di legno a tenore igroscopico stanilizzato e a loro volta già classificate per uso strutturale.

Si tratta di un materiale composito, costituito  da legno naturale, di cui mantiene i pregi (come l’elevato rapporto tra resistenza meccanica e peso ed il buon comportamento in caso di incendio), ma è anche un prodotto nuovo, realizzato su scala industriale, che attraverso un procedimento tecnologico di incollaggio a pressione riduce i difetti propri del legno massiccio.

Si tratta di un legno ingegnerizzato per produrre il quale il tronco viene ridotto in lamelle  generalmente di larghezza non superiore ai 20 mm poi incollate a caldo e sotto pressione, posizionate tra loro con venatura contrapposta così da garantire l’uniformità nella resistenza della trave.

È possibile produrre elementi di forma e dimensione volute, senza i limiti derivanti dalla dimensione dell’albero.

Si ottengono travi e pannelli con prestazioni meccaniche superiori a quelle ritraibili dal legno massello.

Una normale trave in legno massello ha una sezione quadrata, circolare o rettangolare (ma con scarsa differenza tra H altezza e B base) mentre una trave lamellare generalmente ha sezioni rettangolari il cui rapporto tra B e H è molto sbilanciato verso quest’ultima. Il vantaggio di avere una sezione più alta che larga è esplicitato dalla formula J=b*h3/12 dove J è il momento di inerzia assiale, essendo l’altezza elevata alla terza potenza influisce di più su questo valore di resistenza. Inoltre il limite in lunghezza di una trave in legno lamellare è dato principalmente dalla possibilità di trasporto e messa in opera della stessa.

Pur essendo realizzate con un materiale combustibile, le strutture in legno lamellare possono avere una resistenza al fuoco pari o superiore a quella di strutture in acciaio o in calcestruzzo armato. Infatti, nel legno lamellare la combustione avviene lentamente grazie al buon isolamento termico realizzato dallo strato superficiale carbonizzato. Ad un aumento molto lento della temperatura corrisponde una variazione quasi trascurabile della resistenza meccanica delle fibre di legno della sezione non carbonizzata e la struttura cede o crolla solo quando la parte della sezione non ancora carbonizzata è talmente diminuita da non riuscire più ad assolvere alla sua funzione portante. La resistenza al fuoco di un elemento strutturale in legno lamellare dipende dalla velocità di carbonizzazione che è possibile calcolare sperimentalmente o analiticamente per diverse specie legnose.

Per l'isolamento

Isolanti Termici sintetici

Si tratta di prodotti derivati dalla lavorazione del petrolio, con un buon rapporto qualità-prezzo (prestazioni-investimento) ma poca o nessuna caratteristica di rinnovabilità o sostenibilità.

  • EPS polistirolo espanso (25 kg al metro cubo).
  • XPS polistiroloespanso estruso (più compatto, densità di 35 kg al metro cubo).

Il polistirolo (sinonimo di polistirene) è di facile reperimento in quanto sul mercato da decenni, si presenta in lastre di diverso spessore, già pronte alla posa che avviene mediante collanti e tasselli di fissaggio.
La sua inerzia rispetto a molti agenti corrosivi e le discrete proprietà meccaniche permettono il suo utilizzo per i cappotti.

La differenza tra i due prodotti sta nella  permeabilità all’aria, al vapore e all’acqua.

L’EPS, al contrario dell’XPS,  mantiene una certa permeabilità, anche se certo inferiore agli isolanti fibrosi.

Entrambi hanno una conducibilità termica λ = 0,035 W/mK, ma la resistenza alla diffusione del vapore acqueo è diversa:

  • EPS μ = 50
  • XPS μ = 80-230.

Quindi l’XPS è più idoneo ad essere usato dove è necessaria maggiore impermeabilità.

 ‘Estruso’ significa infatti che la sua struttura a celle chiuse è omogenea e stabile, cosa che gli rende impossibile l’assorbimento dell’acqua e gli permette un’alta resistenza alla compressione.

I vantaggi dell’utilizzo dei materiali sintetici per l’isolamento a cappotto:

  • Conducibilità termica bassa, intorno a 0,03 W/mK;
  • Economicità del materiale;
  • Facile reperibilità del materiale;
  • Facilità nella posa;

Oltre alle difficoltà di smaltimento, si tratta di materiali leggeri, il che implica un ridotto sfasamento termico, condizione sfavorevole nei climi caldi, il fatto di essere infiammabili.

Isolanti Termici Minerali

I materiali di origine minerale sono prodotti a partire da materia inorganica, ovvero minerali estratti dal suolo quali sabbia quarzosa, silice, cemento. Sono riciclabili e biodegradabili. Ottimi per l’isolamento termico a cappotto, gli isolanti minerali possono essere impiegati anche per le facciate e le coperture ventilate.

Tra i principali materiali di origine minerale troviamo:

  • Lana di roccia
  • Lana di vetro
  • Vetro cellulare

Entrambe costituite  da un silicato amorfo, nel caso della lana di roccia  ricavato da un mix di rocce e altri materiali inerti mentre nel caso della lana di vetro la materia prima è vetro di riciclo.

Questi materiali sono:

  • Isolanti termici
  • Isolanti acustici
  • Fonoassorbenti
  • Incombustibili

Aspetti positivi di entrambi i  materiali  sono:

  • conducibilità termica λ paragonabile al polistirolo (di poco superiore)
  • elevate prestazioni meccaniche (il materiale si presta all’utilizzo anche sotto sollecitazioni)
  • incombustibilità.

Sono considerati innocui per l’uomo in seguito al rapporto del 2002 della International Agency for Research on Cancer (IARC).

il Vetro cellulare si presenta in lastre o granuli e deriva in particolare dai parabrezza delle auto riciclati.

Le sue caratteristiche peculiari sono:

  • estrema resistenza alla compressione (fino a 26 kg/cmq)
  • conducibilità termica λ=0,038
  • completa impermeabilità all’acqua, al vapore acqueo ed ai gas
  • incombustibile
  • atossico
  • non attaccabile da agenti biologici

Garantisce una protezione costante delle strutture dai danni del tempo contro l’umidità e una performance termica costante anche dopo decenni con significativi risparmi energetici e un edificio con confortevole clima interno durante tutto l’anno. Molto usato per isolare fonda,menta anche nel lato contro terra e nel realizzazre il taglio contro la risalita dell’umidità.

Lana di roccia
Lana di vetro
Vetro cellulare
Vetro cellulare

Isolanti Termici naturali

La coibentazione e l’isolamento con materiali naturali assolve in modo completo ai requisiti di sostenibilità e rinnovabilità.

Esiste una lista di materiali comunemente usati, tha questi ricordiamo:

  • Fibra di legno
  • Fibra di legno mineralizzata
  • Pannelli di OSB
  • Pannelli di sughero
  • Pannelli di cellulosa, cnapa, iuta, lino …
  • Fibra di cellulosa in fiocchi
  • Lana di pecora

Questi materiali sono più costosi dei precedenti ma hanno ottime proprietà sia come termosiolanti che come isolanti acustici. Sono normalmente igroscopici (tranne l’OSB) e traspiranti, ovvero sono permeabili al vapore.

In particolare
Vantaggi del sughero in edilizia

In particolare i pannelli isolanti di sughero tostato si distinguino per:

  • imputrescibilità e stabilità dimensionale anche a contatto diretto con acqua e umidità,
  • durabilità illimitata verificata sperimentalemnte su edifici di più di 100 anni,
  • Ottima capacità coibente (λD = 0,040), costante nel tempo, anche dopo 50 anni di impiego;
  • Ottimo isolante estivo, grazie al notevole sfasamento dovuto alla massa del pannello;
  • Elevata inerzia termica,
  • Elevata traspirabilità e comportamento igrovariabile in condizioni di diversa umidità,
  • sicuro anche nell’uso interno, in quanto non emette alcuna sostanza nociva.
Pannelli di sughero
Fibra di legno
OSB
Scroll to Top