Case ad alta efficienza energetica

Non si tratta di una opzione riservata a pochi. Tutto il mondo civile spinge in questa direzione allo scopo di limitare gli impatti ambientali a livello planetario (sostenibilità). Anche in Italia, come in europa, il 40% dell’energia è consumata dagli edifici ed il 75% degli edifici è non efficiente energeticamente. Bastano questi dati per capire l’importanza dell’argomento. Il tasso annuo in Italia di nuove costruzioni è pari all’1% e ormai, per legge, questi edifici devono nascere altamente efficienti con l’aspetto energetico riconosciuto come centrale nella progettazione e nella costruzione.

La direttiva Europea 2010/31/UE con la revisione 18/08/2018 impone una diminuzione delle emissioni dell’80% rispetto al 1990 entro il 2050 con tappe intermedie nel 2030 e 2040.

I punti immediatamente operativi sono riferiti all’obbligo di installazione di generatori di calore con dispositivi automatizzati in grado di regolare i livelli di temperatura e vengono inasprite le norme sulla ispezione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento.

Un edificio di nuova costruzione deve tendere ad un consumo energetico quasi zero come quasi zero devono essere le emissioni di C02. La misura delle emissioni di CO2 sono la base del CARBOON FOOTPRINT ovvero della quantità di emissioni di gas serra generate da un edificio tanto per la sua costruzione quanto nel corso della sua vita.

Le nostre case nascono in classe A,
e sono tra le più efficienti e sostenibili al mondo

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Associamo la tecnologia dell’isolamento all’efficienza energetica derivante dall’uso di pompe di calore, fotovoltaico e concetti di Smart Housing.

La certificazione energetica dei nostri edifici parte dalla classe A per finire alla classe A4 in funzione delle scelte che il cliente effettua, consapevole che il risparmio energetico e la sostenibilità sono sinonimi di minor costo di esercizio.

Le classi energetiche vengono espresse in lettere che esprimono valori di coefficienti detti EPgl. A loro volta questi coefficienti corrispondono a kWh di energia al metro quadro per anno necessari per riscaldare l’ambiente d’inverno, raffrescarlo d’estate, produrre acqua calda sanitaria, illuminarlo e ventilarlo.

Classe A4: minore o uguale a 0,40 EPgl
Classe A3: maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 EPgl
Classe A2: maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
Classe A1: maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
Classe B: maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 EPgl
Classe C: maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
Classe D: maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
Classe E: maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
Classe F: maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
Classe G: maggiore di 3,50 EPgl

La conversione tra EPgl e kWh non è univoca perchè a seconda delle condizioni climatiche, dell’area geografica e delle abitudini di consumo in ogni abitazione, la traduzione del coefficiente in kWh cambia.

L’indice di prestazione energetica globale delle abitazioni comprende:

  • la climatizzazione invernale
  • la climatizzazione estiva
  • la produzione di acqua calda sanitaria
  • la ventilazione meccanica

In generale, pur con una certa approssimazione, possiamo avere un un valore fino a 10 volte superiore di consumo e quindi di costo tra la classe A4 e la classe G.

 

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